La nostra storia


La ditta Acquafer nasce nel 1991 fondata da Gianmario Albiati, fabbro dal 1976, con un socio che si occupa di idraulica da cui il nome dall’azienda che unisce l’acqua al ferro.
Dopo un breve periodo entra come terzo socio Pier Angelo Albiati, fratello di Gianmario.
La parte metallica della ditta a questo punto è preponderante e, si sa, per la gran parte dei lavori servono quattro mani quindi per la parte “potabile” iniziano a essere necessari i servizi del classico garzone. Angelo Figiaccone viene dapprima assunto come aiuto per l’idraulico ma si dimostra, anche grazie agli studi compiuti, più propenso alla carpenteria.

Nel 1993 Acquafer è composta da 4 soci e prevale nettamente la parte ferruginosa del gruppo.
L’ambiente di lavoro, l’attrezzatura, i mezzi erano molto diversi anche perché si sta parlando di 25 anni fa – o un quarto di secolo, che fa anche più antico.
Si lavorava in quella che era stata una stalla con muri in mattone spessi 80 cm. che mitigavano le temperature difficili dell’inverno e dell’estate.
Una troncatrice a disco, la “vecchia Bessie” una saldatrice a filo continuo di dimensioni ciclopiche, una saldatrice ad elettrodo con la regolazione dell’amperaggio confondibile con il volante di un camion… Un tornio parallelo con un cono di pulegge enorme per cinghie piatte da trasmissione ad acqua, modificato “homemade” a corrente, il maglio imponente e austero, anch’esso modificato a corrente dormiva al coperto di una tettoia di lamiera vicino all’incudine e alla fucina completa del suo corredo di arzinche.
Un 238 Fiat rosso che scaricava più fumi in cabina che dalla marmitta, una Renault 4 anch’essa rossa e una 127 azzurra erano i potenti mezzi dell’Acquafer.

Nel 1997 si perde la parte acquatica e si costituisce l’azienda che va avanti fino ad oggi.
Portato avanti solo il discorso metallico, l’officina si trasferisce in uno spazio più ampio, dove le temperature non sono affatto mitigate, che era stato in precedenza destinato ad accogliere silos ed essiccatoio per il riso.
Entrando come ditta esterna a fare opere di manutenzione e carpenteria in una grande azienda della zona si rendevano necessari investimenti nell’ambito di attrezzatura, mezzi e personale, così, tra alti e bassi si arriva ai giorni nostri e crisi o non crisi, ambiente mitigato o non mitigato, fortuna o capacità l’azienda regge, anche grazie alla conoscenza dei materiali metallici e delle loro complesse tecniche di lavorazione, all’ attenzione ai processi di espansione e modificazione del mercato, e all’apertura alle innovazioni tecnologiche senza mai rinnegare la tradizione.

Ruote in ferro da risaia si facevano 30 anni fa e si fanno anche adesso, potrebbero sembrare semplici ma la trazione integrale nasconde parecchie insidie. Vomeri consumati da scaldare alla forgia e battere al maglio per affilarli non si usano quasi più, ma nel caso servisse in un angolino di officina il tempo si è fermato.

La parte agricoltura è un settore che viene curato e seguito prevalentemente grazie a esperienze passate. E qualche anno di esperienza c’è.

Non basta la fantasia, ci vuole curiosità, passione e un continuo aggiornarsi e sperimentare se si ha l’ambizione di pensare e realizzare un tavolino, una sedia, uno specchio o un vaso, una finitura superficiale diversa, una sensazione tattile particolare.

Sedersi su una pallina da tennis non è molto comodo ma su 25 invece?

Da un punto A a un punto B… e che ci vuole?
Beh, se A e B non sono sullo stesso piano molto spesso ci vuole una scala!
Un piano in lamiera spessa un centimetro e mezzo da 20 metri quadri come un foglio da disegno, dove si traccia la scala in pianta e poi si sale piano piano fino a costruire completamente scala e ringhiera, che poi, andranno smontate in pezzi per essere ricostruite pari pari a casa, il più precisamente possibile nello spazio a loro destinato.

Acquafer è stata premiata dal riconoscimento di grandi nomi del design e dall’arte, che a questa carpenteria artistica si affidano per la creazione di pezzi complessi, studiati nel dettaglio ed esposti, venduti nei migliori negozi e gallerie in Italia e all’estero.

Oggi raccoglie una nuova sfida realizzando e distribuendo una propria collezione di oggetti in continua evoluzione, contraddistinti da una sottile ironia nei confronti dei comportamenti umani dissacrati dall’uso di materiali inusuali, ma soprattutto con la creatività e libertà del fare artistico.

Lavorare non è mai facile: ci vuole impegno e pazienza, fatica e pazienza, mestiere e pazienza, passione e un ambiente possibilmente mitigato.


Foto Nevio Doz